sabato 29 novembre 2008

>>L' Università non ha bisogno di agitazioni violente

Ecco il finale di un intervento
di Giovanni Sabbatucci
da il Messaggero del 29 nov.

...Eppure di questo, ossia del merito delle questioni, si dovrebbe parlare, nei consessi accademici e nelle assemblee studentesche, oltre che naturalmente nelle sedi politiche deputate. Ma un movimento studentesco che accettasse di impegnarsi senza pregiudiziali su questioni così specifiche (e, diciamo la verità, poco adatte a suscitare entusiasmi e mobilitazioni) dovrebbe anche dismettere alcune delle forme esteriori e delle modalità di azione con cui è abituato a operare e a rappresentarsi. Dovrebbe abbandonare le retoriche dell'assemblea e del corteo (il che non significa rinunciare alle assemblee e ai cortei), fornirsi di più solide strutture di rappresentanza e darsi obiettivi plausibili in una logica "sindacale".

E' sicuramente una strada difficile da percorrere, e lo stesso carattere fluido del movimento (non a caso si parla di "onda") la rende poco praticabile. Certo è più facile ripetere rituali e movenze ereditati dalla tradizione, ritrovarsi nel calore del momento comunitario. Ma il risultato di questa deriva non può essere che un rapido esaurimento dell'ondata di protesta; oppure, in alternativa, una sua radicalizzazione, a seguito di qualche sempre possibile episodio di violenza che inneschi la spirale mobilitazione-repressione-mobilitazione. In ogni caso ne deriverebbe una re-ideologizzazione del movimento, un suo attestarsi su parole d'ordine pregiudiziali, a tutto scapito del merito dei problemi da affrontare. L'università italiana attraversa già una fase altamente critica, per colpe in parte proprie e in parte altrui. Non ha certo bisogno di una nuova stagione di scontri ideologici e men che meno di agitazioni violente.
L'intero articolo

venerdì 28 novembre 2008

>> L'Onda Anomala non è un Catino d'Acqua

Una riflessione dopo la giornata di oggi 28 nov.

Il rischio di trasformare un'Onda Anomala (di massa, collettiva, apartitica, democratica) in un "Catino d'acqua" da rovesciare in alcuni eventi, c'è.

Quell'irruzione di 200 studenti a Roma durante l'inaugurazione dell'Anno Accademico non è da criticare per quanto riguarda il suo "spririto".
**
La Partecipazione, la presenza vigile, il Dissenso sono infatti valori fondamentali nel DNA dell'Onda.
Ma quando veniamo a conoscenza (dalla stampa!*) che dalle manifestazioni civili e democratiche fino ad oggi espresse dall'Onda, si è passati agli insulti, all'interruzione forzata di un evento, o alla minaccia, questo non possiamo TOLLERARLO.
Noi non c'eravamo alla Inaugurazione dell'Anno Accademico de La Sapienza di Roma.

Ma che sia chiario: l'Onda Anomala è un movimento di massa, non ....un Catino d'Acqua.
(m.p.)

*Al grido di "dimettiti, dimettiti" e "buffone, buffone" gli studenti hanno accerchiato il neo rettore della Sapienza Luigi Frati che aveva appena terminato il suo intervento nel corso dell'inaugurazione dell'anno accademico. L'Aula magna è stata invasa da decine di universitari che hanno fatto irruzione da una porta sul retro del palazzo. "Non c'è niente da inaugurare" e "la gente come noi non molla mai", gli slogan gridati dai ragazzi. Frati, costretto ad abbandonare il Rettorato, rivolto ai ragazzi ha detto: "Il vostro comportamento non è democratico vi era stata proposta l'opportunità di far parlare un vostro rappresentante all'inaugurazione ma voi avete rifiutato". L'articolo
[Da repubblica.it 28 novembre 2008]

**Il commento a caldo di Francesco Brancaccio dell'Onda di Scienze Politiche dopo aver interrotto l'inaugurazione dell'anno accademico: "In questo momento non si poteva inaugurare in piena normalità, per questo abbiamo fatto irruzione"
[da Repubblkica.it - 28 novembre 2008]

Se volete scrivere la vostra testimonianza: ufficiostampa.accademia@virgilio.it

>> Manifestazioni a Roma e Macerata

DALL'ANSA
Al grido di ''non c'e' nulla da inaugurare'' circa duecento studenti sono entrati nell'aula magna del rettorato de La Sapienza rivendicando ''un'universita' pubblica''. ''Gli studenti in aula i baroni sotto 'acqua'', uno degli slogan scanditi. Gli studenti hanno anche srotolato degli striscioni, uno di questi recita: ''l'onda sale, verso lo sciopero generale'. Il rettore Ligi Frati, che aveva gia' finito il suo discorso, e' stato costretto a lasciare l'aula magna. Interrotta anche la lecitio magistralis della professoressa Irene Bossoni.

STUDENTI DAVANTI PALAZZO GRAZIOLI, 'VERGOGNA'
Un centinaio di studenti, poco prima che cominciassero i cortei organizzati per la giornata di mobilitazione a Roma, ha protestato sotto palazzo Grazioli, la residenza romana del presidente del consiglio.

Gli studenti, al grido 'vergogna' e 'buffone', hanno voluto denunciare, e' stato spiegato, in merito alla vicenda dello studente morto a Rivoli ''la gravita' delle parole di Berlusconi, che ha voluto ridurre vergognosamente a fatalita' quello che e' stato invece la conseguenza tragica di anni di tagli alla spesa sociale nel paese''.

Gli studenti e le studentesse hanno inoltre domandato se ''la manutenzione di Palazzo Grazioli ha la stessa attenta osservanza che il Premier ha sostenuto essere garantita agli istituti scolastici''.

Un corteo composto di circa 300 persone e' sfilato per il centro concludendosi in fine mattinata a piazza della Repubblica.


'ONDA' OCCUPA E 'ACQUISTA' CASH ATENEO MACERATA
MACERATA - Occupazione lampo del Rettorato e 'acquisto' cash dell'Universita' di Macerata da parte di due emissari della 'Fondazione Onda anomala', muniti di due valigette di finte banconote. E' l'ultima performance del Movimento No 133, che stamani (assente il rettore) ha occupato simbolicamente per un'ora gli uffici del Rettorato, srotolando dalla finestra uno striscione di otto metri con la scritta 'La pagate voi la vostra crisi, reddito per tutti - Onda anomala verso il 12 dicembre'.

Una cinquantina gli studenti e i precari che hanno preso parte al blitz, con due ragazzi in giacca e cravatta che, per conto della 'Fondazione Onda Anomala' hanno depositato in segreteria un atto di acquisto dell'ateneo, lanciando poi nei corridoi decine di banconote con l'effige del rettore Roberto Sani, e il simbolo del dollaro Usa con la dicitura 'one baron'. La Fondazione, dicono gli studenti, ''si compra l'Universita' e la riconsegna come bene comune a tutti i soggetti che vivono, producono e condividono i saperi nei nostri territori''. Per ''smascherare la retorica dell'ateneo virtuoso, dove in realta' sono annunciati tagli del 30% alla ricerca, alla didattica e ai servizi''.

>> Il Decreto Gelmini del 6 nov. passa al Senato

Dal SOLE 24 ORE
Roma, 28 novembre 2008 -
Palazzo Madama ha approvato il decreto Gelmini sull'Universita'. il provvedimento passa ora all'esame della Camera. Il provvedimento è stato approvato per alzata di mano. A favore hanno votato Pdl e Lega Nord, contrari Pd (che sostiene che il decreto abbia un impianto inaccetabile) e Idv. l?Udc per protesta non vota

Tra i punti chiave dell’articolato, il blocco del turn-over per gli atenei in rosso e le norme ‘anti-baroni’ introdotte in sede di esame in commissione, secondo cui per accedere agli scatti di carriera, gli aumenti di stipendio e i fondi sarà necessario dimostrare di aver svolto attività di ricerca. Tra le nuove norme, anche la ‘chiamata diretta’ degli studiosi italiani (e non solo) all’estero.

mercoledì 26 novembre 2008

>> Dall'onda anomala alle macerie del controsoffitto

Eccoci a commentare un'altra tragedia nella scuola. Tragedia: con morti.
Dopo i tagli alla cultura, all'intellingenza degli uomini e delle donne, dei giovani senza futuro...la Scuola ritorna in prima piano attraverso la cronaca: a Rivoli, un controsoffitto si stacca per cause ancora da accertare (e non sarà difficile imputare tale fatto ad un'impresa che ha fatto lavori in economia!), e a Milano, un bambino "sfugge" (dicono!!!) al controllo di una Maestra, e precipita dal terzo piano del plesso scolastico.
Anche questa è la nostra scuola. La scuola della Maestra Unica. Insegnanti o "vigilanti". Non vorremmo essere nei panni dei genitori che ogni giorno lasciano i loro piccoli a....Scuola!
Disgrazia? Una fatalità?
Ma i soffitti li costruiscono gli uomini. E gli uomini controllano (o dovrebbero controllare) i muri. La sicurezza nelle scuole ha registrato questi due fatti che gridano dolore e muovono le nostre coscienze!


>> L'Onda non si ferma: venerdì 28 mobilitazione nazionale

Riceviamo e pubblichiamo:

Fervono i preparativi nelle scuole e nelle università per la giornata di mobilitazione nazionale contro la legge 133 e la riforma Gelmini prevista per venerdì 28 novembre. Un clima di fiducia che resiste anche ai tentativi di intimidazione, come accaduto ieri a Pisa. Diversi studenti sono stati feriti dalle cariche della polizia durante un sit-in pacifico in occasione della convocazione del consiglio di amministrazione di ateneo che doveva approvare il il bilancio di del 2009.
Nel pomeriggio, studenti e precari sono scesi in strada bloccando per alcune ore il traffico in Lungarno Pacinotti dove ha sede il rettorato. A Roma, gli studenti universitari si preparano all’ennesimo corteo che partirà la mattina dalla Sapienza, con destinazione finale a sorpresa; gli studenti medi, invece, stanno ragionando su una serie di azioni di grande impatto simbolico.

da http://www.carta.org/

venerdì 21 novembre 2008

>> Come cambiare la Verità

Scuola, il Cav scherza coi bimbi e difende Gelmini: Dl travisato
Roma, 20 nov (da ILVelino.it) - Il decreto Gelmini “non contiene riduzioni di spesa né tagli, né prevede una riduzione del numero degli insegnanti. Contiene una serie di innovazioni di buonsenso invece avete visto come è stata accolta...”. Silvio Berlusconi difende il provvedimento che cambia volto alla scuola italiana voluto dal suo ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini.
L’occasione è la Giornata italiana per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nella sala della Lupa a Montecitorio. Il premier sottolinea come il contenuto della nuova norma “è stato travisato”. “Come al solito – dice – è stata ribaltata la realtà”.
La realtà viene RIBALTATA da BERLUSCONI
Il Decreto Gelmini non prevede tagli né riduzioni?
MA E' LA 133 che TAGLIA e RIDUCE!
clicca qui
Il Premier doveva dire: non prendetevela con chi ha fatto il compitino sulla scuola indicando il Grembiulino e la Costituzione da leggere.....prendetela con il Governo che ha preparato la manova finanziaria....contro la Scuola PUBBLICA!!!

Continua IL VELINO:
Poi parla della reintroduzione del grembiule: “Abbiamo raccolto molti consensi per l’utilizzo del grembiule. Evita un confronto tra bambini che vanno a scuola griffati e chi no. Ad esempio – prosegue –, può succedere che nelle scuole del Nord, ci siano bambini che vanno a scuola vestiti Dolce e Gabbana oppure Versace, e altri no. L’introduzione del grembiule evita di fare confronti”.
Ci rendiamo conto di cosa va discutendo un Presidente del Consiglio! Confronti? Ma a noi di Dolce e ....Galbani non importa nulla. I bambini non sono così imbecilli da fare discriminazioni sui vestiti marcati e quelli no!!!! Avevamo una Scuola Elementare d'ECCELLENZA. Vediamo con la Riforma Gelemini dove andremo.

>> Ancora un'immagine della manifestazione


Manteniamo viva l'ONDA ....
scrivete a ufficiostampa.accademia@virgilio.it
Questo è il NOSTRO spazio libero!

>> le nostre voci a Palazzo


La politica adesso la facciamo noi portando le nostri voci nel Palazzo

Segnalo un sito fatto con creativa simulazione/dissimulazione,
un vero/falso istituzionale,
intrigante immaginario al potere
spazio della visionaria realtà.
Un capolavoro collettivo della net art
(mp)

VAI AL SITO http://www.ministeroistruzione.net/
http://annaadamolo.noblogs.org/

martedì 18 novembre 2008

>> E ora siamo ai ricordi?

Speriamo proprio di no. Il Dibattito e l'impegno continuano.
Aspettiamo suggerimenti, interventi, informazioni, documenti...

Intanto vediamo questo video Clip da Catania

domenica 16 novembre 2008

>> Gelmini dixit: una tavola rotonda (virtuale) con il Ministro



GELMINI: "Fra gli obiettivi della riforma c'è quello di cancellare l'ideologia dell'egualitarismo: "Vogliamo cancellare dalla scuola e dall'università l'ideologia dell'egualitarismo, del 18 o del 6 politico a tutti, e lo vogliamo fare perché abbiamo fiducia nelle persone". (Da la Stampa.it e Repubblica.it del 16 novembre.)
mp: Non sappiamo cosa sia "l'ideologia dell'egualitarismo" riferita alla scuola e università. E’ una considerazione filosofica anti-socialista? Siamo per L'EGUILITARISMO SOCIALE!

Ma crediamo che la Gelmini si riferisca ad altro con questa espressione. Ma al solito, non riuscendo a comunicare il CONCETTO, si esprime con SLOGAN che non hanno nulla a che vedere con il GIUDIZIO di MERITO. Avrebbe potuto dire che non è d'accordo con la PROMOZIONE PER TUTTI. e basta.

GELMINI: Ma è l'ideologia dell'egualitarismo che ha reso la nostra classe insegnante tra le meno pagate d'Europa, e la nostra società tra le meno eguali d'Europa. Non è vero che ci sono pari opportunità.
mp: Non capiamo l'attinenza fra ESAMI e STIPENDI signora Ministro. La "meritocrazia" che dovrebbe premiare gli insegnanti è cosa del tutto "soggettiva", e quindi "faziosa" (chi deciderà il merito? Quali i criteri?). Che gli insegnanti italiani siano i meno pagati in Europa è dato statistico. Le cause non dipendono affatto dagli esami e dai promossi. Non si faccia confusione. Ce n'è già abbastanza!


GELMINI: ma non ci sono “pari opportunità” nella scuola italiana....
mp: Non capiamo di cosa stia parlando. Stia più attenta con questi slogan: abbiamo bisogno di precise statistiche, come quella che secondo l'OCSE, indica la scuola elementare fra le eccellenze mondiale.

Allora come mai ha deciso di cambiare – come primo atto governativo - la Scuola Elementare? Doveva invece indicare una riforma per la Scuola Media che è in evidente “degrado”.

E sull'Università? Ha dato dei numeri, e su quelli occorre distinguere e non fare di “tutte le erbe un fascio”. Ha proposto di tagliare i corsi improduttivi e non frequentati, e su questo siamo d’accordo. Ma la 133 taglia le risorse all’Università in modo indiscriminato, senza una vera analisi della gestione dell’Università. Ha proposto di trasformare l'istituzione PUBBLICA con quella "privata" delle Fondazioni. Il tutto con il solito slogan che la Scuola deve essere gestita come un’Azienda! No. Non siamo d'accordo e difenderemo la SCUOLA PUBBLICA con tutte le nostre energie.

sabato 15 novembre 2008

>> La Politica e la Cultura

Ho Chiesto a Valentino Bellucci, docente di Filosofia e anche esperto di Video/Teatro, una riflessione, un pensiero su "Politica e Cultura". Mi ha fatto piacere leggere questa nota, diciamo "insolita". Spero che possa interessare.


La Politica a cosa mira? Al benessere pubblico. E la Cultura? A rendere ogni uomo più libero.
Risposte sommarie, certo, ma che possono indicare una strada, uno spunto di riflessione. In base a queste risposte ci dovrebbe essere tra Politica e Cultura una armonia prestabilita, un lavoro parallelo e un aiuto reciproco per la crescita e il benessere di una comunità.

Platone non la pensava così, soprattutto per quanto riguarda gli artisti della Poesia, scacciati dalla sua ideale Repubblica. È più fruttuoso seguire Aristotele o un altro filosofo greco, Damone, che scriveva: “ …bisogna stare bene attenti, come di fronte ad estremo pericolo, ai cambiamenti con l’introdurre un nuovo genere di musica: perché in nessun caso si mutano i modi musicali senza compromettere le massime leggi della città…”. La musica per il filone pitagorico e oltre agisce in modo potente sull’animo, tanto da poter fare di una persona un virtuoso o un criminale…In effetti la cultura (musicale e non) ha sempre avuto degli effetti sul singolo e sulla comunità, effetti che poi si diramano nella dimensione politica. Quindi il problema esiste.

Ma può una certa Politica decidere quale Cultura è virtuosa oppure dannosa?
La domanda fa ricordare la massificazione culturale praticata da regimi totalitari.

Eppure l’Industria culturale di oggi (se vogliamo, anch’essa individuabile come un Potere) non fa la stessa cosa?
E la Televisione, quanta responsabilità ha sull’Omologazione?
Valentino Bellucci

>> IL DIRITTO del DISSENSO

Quella che pubblichiamo è una foto tratta da Repubblica.it del 6 novembre:

La fotografia rappresenta una rispettabile parte della realtà, cioè quella di ragazzi che non sono d’accordo con i provvedimenti governativi (ma l'accettano) contro quella di altri ragazzi di un’Onda formata e vissuta da migliaia di studenti che sono partiti alle 3 di mattina per andare a manifestare (non a fare una gita di piacere!) a Roma.

Quei tre ragazzi di Parma firmatari del cartello, ne hanno abbastanza delle manifestazioni e approvano le nuove norme del governo. Lo hanno lasciato davanti alla sede del Comune:

"Viva la Gelmini, Berlusconi e la legge. Basta con queste inutili proteste. Ormai è legge".


Noi rivendichiamo il DIRITTO al DISSENSO!

Se non si fosse levata la protesta di migliaia di studenti, professori, cittadini, oggi il Ministro Gelmini non avrebbe fatto quel secondo decreto del 6 novembre, dove alcune modifiche al precedente sono già state apportate.

Che lo sappiano quei tre ragazzi di Parma (la cui indole protestataria ha fatto capolino, altrimenti non avrebbero “perso” tempo neanche a scrivere quel deprimente cartello): non si può abbassare la testa quando si ha un’idea in cui si crede!

(mp)


venerdì 14 novembre 2008

>>Una grande partecipazione allo sciopero

UN SUCCESSO di PARTECIPAZIONE !!!!!
L' O N D A F O T O G R A F A T A


Mandate le vostre foto della manifestazione a:
ufficiostampa.accademia@virgilio.it

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Da Repubblica:
Università, il ritorno dell'Onda.
"Siamo in duecentomila"
Protesta davanti a Montecitorio

I VOLTI PULITI dell'ONDA
Tre i cortei per protestare contro il progetto del ministro Gelmini e i tagli introdotti dalla Finanziaria. In treni speciali, in pullman, migliaia di studenti sono arrivati da tutta Italia. Sfilano per le strade del centro scandendo slogan contro il governo.


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Dal sito della CGIL:
La manifestazione si conclude con l'intervento di Alberto Civica, segretario generale UILPA UR Afam:
"Ci diranno che siamo pochi, rumorosi e che è inutile manifestare perché andranno avanti lo stesso. Noi vogliamo dire qui che non siamo d’accordo e lo diciamo con i nostri strumenti democratici.
Ci hanno detto che c’è la crisi, la recessione.... ma allora bisogna investire nei nostri settori per lo sviluppo e non operare tagli.
In realtà l’idea del Governo è quella di far uscire l'Università dal sistema pubblico.
Non siamo noi che difendiamo i baroni, è il Governo che non sta facendo nulla contro di loro.
Il Governo non è neppure capace di trovare i soldi per i contratti scaduti da anni.
I fondi per università, ricerca ed AFAM sono stati usati per gli autotrasportatori, per il taglio dell’ICI, e la lista temiamo non sia finita.
A furia di tagli scompaiono gli enti con i relativi lavoratori e non si fa più ricerca.
Ci sono rettori in carica da 28 anni e su questo non si interviene.
Vogliamo più democrazia nelle università.
Il problema del precariato è un problema di persone, non di numeri.
E’ il futuro che scompare, il loro futuro e quello del paese.
Ma i precari continuano a lavorare, a reggere la ricerca.
Nell’AFAM non c’è un sistema di reclutamento, non ci sono regole, non ci sono soldi.
Eppure è di lì che sono usciti e continuano ad uscire personalità che tutto il mondo ci invidia.
E’ vero che c’è la crisi, ma per riprendere lo sviluppo ci vogliono investimenti in ricerca e formazione.
Da questa piazza andremo avanti insieme: studenti, lavoratori e sindacati, tutti.
Solo insieme potremo ottenere risultati.
Siamo pronti a discutere con il Governo, ma questo - prima - ritiri i decreti con i tagli.

lunedì 10 novembre 2008

>> Sciopero GENERALE: organizzazione

Chi vuol partecipare alla manifestazione, può dare
il proprio nominativo tramite questa e.mail:
(marica violini) mari.violini@yahoo.it
Partirà una corriera da Macerata

sabato 8 novembre 2008

>> Considerazioni sul nuovo decreto Gelmini

Faccio una considerazione sulla NECESSITA' di NON TAGLIARE i Fondi all'attività di RICERCA!

Il 5 novembre il nuovo Decreto Gelmini ha deliberato per gli atenei migliori, 500 milioni di euro.

Cinquecento milioni di euro (cioè il 5% del Fondo del Finanziamento Ordinario) saranno distribuiti alle Università migliori: quelle con produzione scientifica, organizzazione e qualità didattica migliori. Le università più virtuose saranno individuate attraverso i parametri di valutazione Civr, Cnvsu e modelli internazionali.

Il prossimo Consiglio d'Amministrazione dell'Accademia di Belle Arti di Macerata dovrà affrontare il Bilancio Preventivo 2009.
Facendo una considerazione sul provvedimento governativo suddetto, qualora si tagliassero le risorse
per l'attività di RICERCA e l'Attività dei docenti e studenti, la nostra Accademia non potrebbe MAI rientrare
fra quegli Istituti che possano vantarsi di realizzare una "produzione scientifica, organizzazione e qualità didattica".

Senza FINANZIAMENTI alla RICERCA, la RICERCA NON SI FA!

(mp)

venerdì 7 novembre 2008

>>I provvedimenti approvati dal Governo il 6 novembre

INSERT: per maggiori info >>>
http://www.flcgil.it/notizie/

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Da Repubblica
(fra parentesi alcuni nostri commenti)
ROMA
- Il decreto legge sull'Università varato oggi 6 novembre dal Consiglio dei Ministri dà una boccata d'ossigeno agli Atenei. (Quindi non ci saranno i Tagli???? ndr)
Opzioni post
Concorsi più trasparenti. Le nuove modalità prevedono che sarà eletto un pool molto ampio di professori all'interno del quale poi saranno estratti a sorte coloro che faranno parte della commissione che giudicherà. (Con il Presidente che sarà il Docente Ordinario del Corso - ndr)

Con conti in rosso niente assunzioni. Si pone un freno alle gestioni finanziarie non adeguate di alcune università. Da oggi gli atenei con bilanci in perdita non potranno bandire concorsi per docenti o personale amministrativo. (Così si taglia sulle persone non sulle cose - ndr)

Dal 2009, tremila posti in più per ricecatori. Ci sono 150 milioni di euro per favorire il turn over.
L'obiettivo è quello di favorire l'assunzione di giovani e diminuire l'età media dei docenti italiani. Incentivi dunque alle Università per favorire il pensionamento e l'assunzione di giovani docenti. Gli atenei potranno anche decidere di fare entrare solo giovani ricercatori arrivando quindi a 2 giovani ricercatori per ogni docente in pensione. Almeno il 60% delle assunzioni devono essere destinate ai nuovi ricercatori e le università che rinunceranno a trattenere i docenti oltre i 70 anni di età possono raddoppiare il numero dei posti per ricercatori. (Da verificare i dettagli - ndr)

Agli atenei migliori 500 milioni di euro. Cinquecento milioni di euro (cioè il 5% del Fondo del Finanziamento Ordinario) saranno distribuiti alle Università migliori: quelle con produzione scientifica, organizzazione e qualità didattica migliori. Le università più virtuose saranno individuate attraverso i parametri di valutazione Civr, Cnvsu e modelli internazionali. (Prima di dare ai...Migliori, occorre non TAGLIARE l'attività ordinaria - ndr)

Soldi a chi elimina corsi inutili. Saranno premiate con più finanziamenti, trasferiti direttamente dal ministero, le università che ridurranno sedi distaccate non funzionali e corsi di laurea in eccesso rispetto alle reali esigenze formative degli studenti e alle richieste del mondo del lavoro. (Questo provvvedimento è paradossale: si dà i soldi a chi taglia. Ma chi taglia già risparmia, quindi per cosa gli diamo i soldi? - ndr)

Enti ricerca esclusi da blocco assunzioni. Gli enti di ricerca sono esclusi dal blocco delle assunzioni che è entrato in vigore per tutte le amministrazioni pubbliche.

Concorsi già banditi fuori da turn over. I bandi di concorso per posti da ricercatore già banditi sono esclusi dal turn over. 2300 ricercatori dunque saranno esclusi dal blocco del turn over. (BENE, ndr)

Per studenti meritevoli 135 milioni di euro. Un incremento di 135 milioni di euro sarà destinato ai ragazzi capaci e meritevoli, privi di mezzi economici. Nel 2009-2010, con il nuovo finanziamento, tutti gli idonei in Italia avranno la borsa di studio e l'esonero dalle tasse. Sono 180 mila oggi i ragazzi idonei a ricevere la borsa di studio e l'esonero dalle tasse universitarie, ma solo 140.000 li ottengono. (BENE in LINEA DI PRINCIPIO Da verificare i dettagli - ndr)

Residenze universitarie, 65 milioni. Sessantacinque milioni di euro sono destinati a nuove strutture. Si prevedono 1700 posti letto in più per studenti universitari. (BENE in LINEA DI PRINCIPIO Da verificare i dettagli - ndr)

Da Repubblica (6 novembre 2008)